Domande frequenti
La Crioterpia Zamar è un dispositivo utilizzato per la terapia del freddo e compressione localizzata, adatto al trattamento dei pazienti post-chirurgici, post-trauma o in caso di lesioni ed affaticamenti muscolari.
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La durata del trattamento deve essere prescritta/consigliata dal proprio medico o fisioterapista in base alla patologia da trattare. In media, il tempo di utilizzo consigliato va da una a tre settimane.
I protocolli giornalieri devono essere prescritti/consigliati dal proprio medico o fisioterapista in base alla patologia da trattare. Mediamene la durata delle terapie è di 3 ore continuative per 2 volte al giorno, con una pausa di almeno 3 ore tra un ciclo e l’altro.
Lo scopo della crioterapia è quello di portare il freddo all’interno della zona trattata. Per fa sì che questo avvenga, è necessario mantenere a contatto con la parte in trattamento un tramite fisico che sia in grado di trasmettere la temperatura impostata in maniera costante e continuativa nel tempo. Solo così il freddo riuscirà a penetrare in profondità attraverso i vari tessuti e le strutture, portando una serie di benefici e rendendo più felice e rapida la ripresa del paziente.
La macchina è in grado di produrre e mantenere la temperatura impostata tramite l’utilizzo di un liquido antigelo che viene costantemente scambiato con la fascia. Quest’ultima, quindi, prenderà la temperatura del liquido che vi scorre all’interno. Inoltre, essendo a contatto con la zona da trattare, fungerà da tramite fisico per l’erogazione della terapia.
Non è obbligatoria e può essere selezionata in base all’esigenze. Qualora il vostro medico non ritenga opportuno l’utilizzo della compressione, la stessa può essere deselezionata, permettendo al paziente di usufruire solamente della terapia del freddo.
Si, ma è preferibile non interrompere il trattamento in corso.
Assolutamente no.
Sentirà freddo solamente nella zona trattata. La temperatura di funzione può essere regolata in base alle esigenze percettive e può essere regolata nell’intervallo tra i 5 e i 15 gradi, per rendere più confortevole la terapia, ricordando però che più alta sarà la temperatura di utilizzo, minore sarà l’efficacia del trattamento. Qualora si avvertisse la sensazione di freddo generalizzata interrompere immediatamente il trattamento e attendere almeno 4 ore per il nuovo utilizzo.
La crioterapia le porterà una significativa riduzione del dolore, andando a rallentare con il freddo la trasmissione dello stesso e riducendo l’infiammazione ed il gonfiore della parte trattata.
La crioterapia la aiuterà a gestire dolore, gonfiore, infiammazione ed eventuale sanguinamento, ma non potrà risolvere la causa scatenante.
Sì, purché sia un tessuto non isolante.
No. La crioterapia permette risultati migliori poiché lavora a temperature non dannose (intervallo 5-15 gradi) e può essere utilizzata per molte ore consecutive, permettendo al freddo di penetrare all’interno della zona trattata. Inoltre, non ha gli effetti collaterali del ghiaccio, come le ustioni da freddo o perdita di acqua che può essere veicolo di infezione per le ferite in via di guarigione.
Possibili malfunzionamenti
Il filtro anteriore è saturo di polvere o i tubi di collegamento non sono stati ingaggiati nella maniera corretta.
Il tubo della compressione non è stato innestato correttamente.
La macchina ha subito un colpo. Spegnere e riaccendere il sistema. Se il problema si ripresenta contattare l’assistenza.
La macchina manda in pressione il liquido antigelo all’interno della fascia. Può capitare che, appena parte il trattamento, il livello di liquido nel serbatoio cali di conseguenza il sistema ci chieda di rabboccare lo stesso fino alla metà del serbatoio. Non riempire completamente il serbatoio.
Assolutamente no.